La stanchezza fisica e mentale è una condizione psico-fisica che porta con sé come sintomi principali affaticamento generale e mancanza di forza. Diverse sono le cause da cui può avere origine il problema così come vari sono i rimedi naturali che possono venire in aiuto.

Nella vita di tutti noi ci possono essere periodi molto intensi che possono portare come conseguenza un senso di stanchezza molto forte e profondo che addirittura può sfociare in un vero e proprio esaurimento psico-fisico. Lo stress è uno delle principali cause per cui si può arrivare ad avvertire una mancanza di forze tale da riuscire a fare poco o niente di ciò che ci si propone, una stanchezza che si presenta anche in condizioni di riposo o al mattino appena svegli. Questa situazione spesso porta con sé anche strascichi di tipo psicologico con sensazione di sonnolenza, insoddisfazione, noia, pesantezza o ansia.

La stanchezza può essere definita una sensazione di affaticamento che rende molto faticose se non addirittura impossibili le normali attività quotidiane. In un individuo si può presentare come stanchezza fisica (diminuzione della forza muscolare, astenia, sonnolenza) o come stanchezza mentale (difficoltà a rimanere svegli o ad addormentarsi, difficoltà a memorizzare, di concentrazione).

I Sintomi della stanchezza

A volte oltre alla stanchezza si possono ricevere altri “segnali” dal nostro corpo, da non sottovalutare. I sintomi più comuni sono:

  • Riduzione graduale dell’energia
  • Debolezza corporea
  • Poca voglia o difficoltà nello svolgere le attività quotidiane
  • Perdita dell’appetito
  • Diminuzione delle difese (con conseguenti raffreddori ed influenza)
  • Pallore
  • Basso rendimento fisico
  • Difficoltà di concentrazione
  • Mancanza di memoria
  • Sonnolenza
  • Mal di testa
  • Nausea
  • Scoraggiamento
  • Depressione
  • Disagio emotivo: irritabilità, ipersensibilità
  • Fotofobia
  • Mancanza di ottimismo
  • Tristezza profonda
  • Incubi

Sintomi Fisici

Differenti sono i sintomi che la stanchezza porta ad avere a livello fisico. La stanchezza mentale si riversa sul corpo, determinando differenti disturbi:

  • Insonnia,
  • Accelerazione del battito cardiaco,
  • Dolori muscolari,
  • Dolori alle articolazioni,
  • Crampi allo stomaco,
  • Diarrea,
  • Colite,
  • Bisogno di urinare in modo frequente,
  • Abbassamento delle difese immunitarie.

Sintomi psichici

La stanchezza mentale si manifesta con una serie di comportamenti che ci fanno agire in modo sbagliato e rappresentano dei segnali precisi di quanto sta accadendo nella nostra mente, di quella confusione mentale e di quel senso di irritabilità, che ci portano a sentirci sempre privi di energia:

  • Si hanno vuoti di memoria molto spesso,
  • Difficoltà di memorizzazione,
  • Difficoltà a mantenere la concentrazione,
  • Si perde il filo del discorso mentre si parla con qualcuno,
  • Nonostante il riposo notturno ci si sente sempre assonnati e appesantiti.

Le cause della stanchezza

Diverse sono le cause che possono stare alla base della stanchezza fisica e mentale. In generale ci si sente più scarichi dopo aver attraversato momenti di stress eccessivi, di fronte ai quali le energie psicofisiche non riescono ad essere sufficienti.

Le cause più comuni di stanchezza fisica e mentale sono:

  • Lunghe giornate di lavoro (un lavoro troppo impegnativo),
  • Esercizio fisico ad alta intensità,
  • Mancanza di sonno, perché sono necessarie almeno 8 ore di riposo ogni notte,
  • Abuso di diuretici, tranquillizzanti e lassativi,
  • Deficit di vitamine e minerali,
  • Sedentarietà (il non praticare attività fisica – l’allenamento si rivela importante per aumentare la quantità di ossigeno nel sangue),
  • La disidratazione, che riduce le funzioni del cervello,
  • Cattiva alimentazione (una dieta povera di nutrienti, di Sali minerali e di altre sostanze),
  • Problemi di peso, sia essere troppo magri che in sovrappeso,
  • Convalescenza per malattie od operazioni chirurgiche,
  • Gravi malattie come cancro, epatite, infezioni, ipotiroidismo,
  • Diabete,
  • Anemia,
  • Gravidanza ed allattamento,
  • Menopausa,
  • Disturbi del sonno,
  • Shock emotivi (lutti, separazioni),
  • Fumo,
  • Stress,
  • Fibromialgia,
  • Preoccupazioni, depressione e ansia.

Spesso la stanchezza compare durante i cambi di stagione, periodi dell’anno in cui il nostro corpo è sottoposto ad uno stress maggiore e a conseguenti cali di energia. In particolare molto delicato è il passaggio dall’estate all’autunno e dall’inverno alla primavera.

8 rimedi per la stanchezza fisica e mentale

 

L’approccio olistico alla stanchezza prevede un approccio multifattoriale al problema.

  1. Revisione della propria alimentazione attraverso la verifica della presenza di particolari intolleranze che creano intossicazione e quindi disordine intestinale e acidificazione. Alla sera prima di coricarsi assumere magnesio o mix di citrati alcalinizzanti il cui scopo è quello di basificare il sangue.
  1. Eliminazione di sostanze nervine tipo caffè, the, coca cola e zuccheri raffinati: queste sostanze sembra che forniscono energia e tono ma in realtà esauriscono ancor di più le ghiandole surrenali, responsabili del rilascio di ormoni come adrenalina e noradrenalina (ormoni dello stress).
  1. Alimentazione – Cena leggera con poche proteine animali (carne, pesce, uova) a favore di proteine vegetali; banditi gli spuntini dopo cena così come gli alcolici e i super alcolici. Sono da evitare gli alimenti confezionati, quelli troppo ricchi di zucchero raffinato. Utilizzare cereali integrali in chicco come quinoa, amaranto e miglio limitando l’utilizzo di farine bianche raffinate e cereali come il frumento. Una giusta alimentazione può aiutare molto, soprattutto se questa è dovuta a carenze nutrizionali. Ci sono infatti diversi cibi utili a dare forza ed energia all’organismo in modo del tutto naturale. Si tratta in particolare di vegetali, soprattutto verdure a foglia verde ma anche barbabietola, alimenti ricchi di magnesio come arachidi, mandorle, frutta secca, semi oleosi, cereali integrali (ottima l’avena), uva, cioccolato fondente (ricco in magnesio), legumi e alimenti ricchi di probiotici come ad esempio lo yogurt.Ottimi anche insaporitori ricchi di proprietà come germe di grano e lievito alimentare in scaglie. Per quanto riguarda la colazione è consigliabile provare la crema Budwig: in una tazza metti 4 cucchiaini di yogurt, aggiungi 2 cucchiaini d’olio di lino e sbatti bene con una forchetta fino ad ottenere un impasto cremoso. Aggiungi il succo di mezzo limone, una banana ben matura schiacciata oppure del miele, uno o due cucchiaini di semi oleosi appena macinati, due cucchiaini di cereali completi appena macinati e crudi (si può scegliere tra avena, orzo mondo, riso integrale, grano saraceno) e diverse qualità di frutta fresca.
  1. Attraverso una dieta opportuna si deve provvedere anche a bilanciare la glicemia e a garantire la funzionalità del fegato. Se quest’ultima perde la sua capacità detossificante, potrebbe verificarsi un peggioramento della stanchezza. Due mesi di depurazione del fegato con rimedi fitoterapici come cardo mariano, fumaria, carciofo e tarassaco in compresse o in tintura madre, da assumersi durante la giornata dopo i pasti. Detossificare il fegato periodicamente è una sana abitudine che consente di liberare il fegato da tutte le tossine alimentari, farmacologiche che si accumulano nei mesi. Uno dei classici sintomi di una leggera intossicazione del fegato è la cefalea al risveglio, vista annebbiata, bocca “amara”.
  1. Bere acqua naturale, o tisane senza zucchero, succo di limone spremuto in aggiunta ad acqua durante la giornata.
  1. Considerare lo stato del proprio intestino: stipsi, diarrea sono indicatori di un intestino in disordine. E’ importante assicurare la presenza di una buona flora batterica intestinale, per fare in modo che non si abbia un passaggio di tossine dall’intestino al resto dell’organismo. Integrare con fibre, fermenti lattici, frutta lontano dai pasti per regolarizzare il transito. (mia nota si puo rigenerare il corretto funzionamento con Metodo MC)
  1. Iniziare una modesta attività fisica (possibilmente al mattino): yoga, tai chi, Qi gong, nordic walking, bicicletta sono attività rilassanti che consentono di muovere l’energia e canalizzare all’esterno le tossine.
  2. Infine, alcuni consigli potrebbero rivelarsi molto utili. Sono piccole strategie da attuare nella vita di tutti i giorni, in modo da favorire il rilassamento e stimolare il buonumore: fare delle pause frequenti, quando si sta per molte ore davanti al computer; ascoltare buona musica; lavorare con serenità senza troppa ansia da prestazione; studiare con metodo ponendosi degli obiettivi quotidiani; dormire bene almeno 7-8 ore per notte, cercando di andare a letto sempre alla stessa ora; concedersi dei momenti specifici da dedicare a se stessi, alla cura della persona con massaggi ecc.; svegliarsi la mattina con un po’ di anticipo, in modo da prendersi il giusto tempo per svegliarsi e per fare colazione, prima di uscire e di affrontare gli impegni quotidiani, un ottimo rimedio è di fare la doccia tutte le mattine, appena svegli, alternando tre minuti di acqua calda a tre minuti di acqua fredda. La doccia alternata stimola l’irrorazione e la circolazione sanguigna e favorisce l’eliminazione delle tossine.
  3. Oligoelemento Rame-Oro–Argento: da assumersi sub-linguali 3 fiale a settimana (1 ogni due giorni) esclusivamente al mattino al risveglio.
  4. Pappa reale e polline, ed in genere tutti i prodotti derivanti dalle api, forniscono vitamine del gruppo B e sono estremamente ricostituenti. Nel caso della pappa reale (il cibo dell’ape regina nell’alveare) è ideale per le persone che devono svolgere molti compiti o attività nel corso della giornata. Ha proprietà: energetiche, metaboliche, antiossidanti e nutritive. Prendete un cucchiaino di pappa reale al mattino a digiuno. Potete optare anche per il polline o il miele per addolcire i vostri infusi o i dolci.
  5. Rosa canina e Abies pectinata macerati glicerici in gocce durante la giornata (ideali anche per i bambini).
  6. Eleuterococco detto anche Ginseng Siberiano, il suo nome botanico è Eleutherococcus senticosus, le sue parti usate sono le radici e rizomi. Di sapore piccante, leggermente dolce. Diffuso nel sudest asiatico, nel nord della Cina, in Corea, Giappone e sudest della Russia dove è stata oggetto di coltivazioni intensive. E’ anche detto Ginseng siberiano proprio perché coltivato su larga scala in Siberia. Arbusto spinoso alto fino a 8 metri, con fiori raccolti in ombrelle di colore giallo e riuniti all’ascella di foglie palmate. I frutti sono piccoli, carnosi e di colore nero. Il suo nome deriva dal Greco e significa “libero” e “chicco”. Conosciuto anche con il nome di “corteccia dei cinque supplementi” che sta ad indicare la sua equilibrata azione tonificante su tutti gli organi dell’uomo. Da sempre è stato usato come tonico, energetico e per ritardare l’invecchiamento e da qui la civiltà moderna lo ha utilizzato e studiato molto per utilizzarlo per ottenere risultati estremi, soprattutto in campo sportivo. Principi attivi: adattogeni (eleu terosidi A, B, B1, C, D/E), una specie di glicoside, nonché oleano glicosidi (eleuterosidi I, K, L, M). Glucosidi, eleuteroside, vitamina E, beta carotene, isofraxidina, acido caffeico, betasitosterolo, polisaccaridi, glucosio, maltosio, acido oleanolico, cumarine, lignani, aldeide ciniferilica, zuccheri semplici, vitamine, pectina, cera, lipidi. Indicazioni: è una pianta ADATTOGENA, indicati negli stati di stress e sovraffaticamento, lenisce le depressioni, aumenta la prestazione fisica e mentale senza turbare il sonno, aumenta inoltre la capacità di resistenza. Gli adattogeni sono in grado di ottimizzare la secrezione degli ormoni. Assunto regolarmente l’eleuterococco, viene considerato un elisir di lunga vita è in grado di stimolare l’appetito sessuale, aiuta nelle turbe sessuali, nell’impotenza e nella frigidità femminile, accrescendo la resistenza dell’organismo. Rafforza il sistema immunitario e previene l’insorgenza delle malattie ed equilibra l’energia. E’ un anti fatica, utile nell’astenia, convalescenza, nell’esaurimento psico-fisico, nella stanchezza (anche dei bambini, ma usare sotto controllo medico), nella ipotensione, nella attività sportiva, aumenta le difese immunitarie, indicato nei periodi di ridotta capacità di rendimento e di concentrazione, nell’affaticamento da surmenage, in caso di esami, coadiuvante nella radioterapia (dietro il consiglio del medico), come profilassi nell’influenza e nelle turbe della senescenza, stimola le ghiandole surrenali, sessuali ed il sistema nervoso. Utile anche nella depressione. Uso: decotto: 2-3 g in 1 tazza di acqua in decozione per 5 min., 2-3 volte al dì. Tintura: 50 gocce 2.3 volte al dì. Polvere essiccata: 1 compressa da 0.5-1 g 2-3 volte al dì. Estratto fluido: 20-30 gocce 1-3 volte al dì. Estratto secco: 1 compressa da 300 mg 1-3 volte al dì. Avvertenza: controindicato in caso di ipertensione, iperpiressia, aritmia extrasistolica, donne in terapia sostitutiva e contraccettiva, donne con tumori sensibili agli estrogeni, come il cancro della mammella, dell’ovaio, dell’endometrio e dei fibromi uterini. Soggetti in terapia anticoagulante. Da non utilizzare in caso di allattamento, gravidanza e nei bambini.
  7. Maca, Guaranà e Ginseng sono rimedi erboristici (compresse o bevande) sempre tonici ma che non vanno assunti se si soffre di insonnia o di ipertensione. Il Ginseng è perfetto per rivitalizzare il corpo grazie alle sostanze che apporta. Ha proprietà antibiotiche e può contare di una grande quantità di amminoacidi, potassio, fosforo e silicio. Migliora la quantità di ossigeno nelle cellule, fa diminuire la concentrazione di acido lattico nei muscoli e fa aumentare la resistenza all’affaticamento. E’ molto usato dagli sportivi di alto livello poiché migliora il rendimento in modo naturale. Inoltre, è ottimo per utilizzare meglio il glucosio presente nel sangue.
  8. In caso di difficoltà di concentrazione si può utilizzare anche il Ginkgo biloba (se non si assumono farmaci anti-aggreganti piastrinici) che è un tonico anche per la stanchezza mentale.
  9. Rhodiola – anche le proprietà di questa pianta vanno sfruttate sotto forma di tisana, da bere soprattutto prima di andare a dormire. Ma esistono in commercio anche integratori a base di estratto di rhodiola in compresse. Aiuta a combattere affaticamento, stress, depressione e ansia, migliora la qualità del sonno ed ha un effetto protettivo nei confronti del cuore. Aumenta il rendimento mentale e fisico favorendo la capacità mnemonica, di apprendimento e concentrazione. La vitamina C contenuta gli conferisce la proprietà antiossidante e favorisce la normale funzione del sistema nervoso. Molto efficace.
  10. Acai – bevuto sotto forma di infuso, contiene molti nutrienti rivitalizzanti e ci aiuta a contrastare l’affaticamento e lo stress.
  11. Schisandra – una tisana a base di questa pianta ci aiuta a darci una carica in più contro gli stati in cui ci ritroviamo a disperdere eccessivamente le nostre energie. Viene utilizzata spesso come antiossidante, per combattere i disturbi metabolici soprattutto a carico del fegato.
  12. Aromaterapia – per contrastare la stanchezza, si possono utilizzare alcuni oli essenziali, diffondendoli nell’ambiente o mettendone 10 gocce nella vasca da bagno. Possono essere utili l’olio essenziale di rosmarino, di timo, di pino silvestre e di
  13. Fiori di Bach ideali per periodi di stanchezza fisica (Olive, Oak), mentale (White Chestnut, Hornbeam, Clematis, Wild Rose, Larch), per stanchezza momentanea con impegni eccessivi, che si manifesta con debolezza fisica, ansia ed esaurimento (Elm) per la depressione stagionale (Mustard) e cronica (Gorse). I rimedi floreali sono in grado di ristabilire l’equilibrio a livello sia fisico che psichico, intervenendo sulle cause emozionali che impediscono all’organismo di recuperare le energie attraverso il riposo, riconducibili il più delle volte a prolungati stati di stress psico-fisico, incapacità a riconoscere i propri limiti, per eccessivo senso del dovere o per troppi impegni da portare a termine.

Come combattere la stanchezza con una alimentazione adeguata

 

Una buona alimentazione è molto importante per far aumentare i livelli di energia. Per quanto possiamo essere pieni di lavoro, è sempre importante ritagliarci il tempo necessario per una colazione completa, uno spuntino moderato e una cena leggera. Non dobbiamo nemmeno dimenticarci degli spuntini di metà mattina e del pomeriggio. I cibi migliori per ridurre la stanchezza sono:

  • Banana – ricche di principi nutritivi e apportano una grande quantità di energia. Ci offrono vitamina B6 e triptofano che aiutano a combattere la stanchezza. Un buon consiglio è mangiare una banana al giorno, in qualsiasi momento della giornata.
  • Spinaci – ricchi di vitamine, soprattutto A e B9(conosciuta come acido folico) aiutano ad assorbire il magnesio e il ferro ed evitano di farci sentire privi di forse ed energie. Includete questo ortaggio nella vostra dieta e mangiatelo almeno una volta alla settimana inserendolo nelle vostre insalate, nelle zuppe o nelle torte salate.
  • Legumi – hanno molti carboidrati e sono eccellenti per eliminare stanchezza e apportare energia extra. Sono molto versatili e possono essere assunti in vari modi. Preparate hamburger, paté o stufati a base di legumi. Le lenticchie, le fave e i ceci sono i più consigliati.
  • Frutta secca – insieme ai semi, questi alimenti apportano una grande quantità di triptofano e magnesio. Utili per far diminuire lo stress, l’ansia, l’insonnia e la stanchezza fisica o mentale (o entrambe). Cercate di introdurre nella vostra dieta: noci, nocciole, mandorle, pistacchi, datteri, semi di lino, papavero, sesamo, girasole.
  • Peperoni rossi – sono tra gli alimenti con più vitamina C, favoriscono il buon funzionamento del sistema immunitario. Ci mantengono sani e ci aiutano a non soffrire di insonnia o stanchezza cronica. Oltre ai peperoni rossi, anche i seguenti alimenti hanno gli stessi benefici: Limoni, arance, fichi, uva, sedano, ananas, aglio e cavoletti di Bruxelles.
  • Tè verde – buonissimo infuso con molte proprietà, utili ad esempio per dimagrire e depurare l’organismo, ci permette anche di ridurre i livelli di ansia e stress grazie al suo contenuto di L-Teanina, fa migliorare la memoria e la concentrazione e regola il sonno.
  • Cibi fermentati – gli alimenti sottoposti ad un processo di fermentazione sono ottimi per riequilibrare la quantità di microorganismi benefici per il nostro intestino. E’ stato dimostrato che la loro mancanza produce affaticamento cronico. I crauti e il kefir sono due eccellenti alimenti.
  • Acqua – se siamo disidratati, saremo carenti di energia. Bisogna bere dai 2 ai 3 litri d’acqua al giorno per inumidire le cellule, gli organi, le mucose e la pelle. In questo modo, eviteremo il sonno e l’affaticamento, soprattutto se pratichiamo attività fisica o se fa molto caldo.

Quando la stanchezza diventa cronica e le principali cause

Solitamente è caratterizzata da sintomi psichici scatenati da fattori fisici e da sintomi psichici indipendenti dallo stato fisiologico generale, con una durata di almeno sei mesi. La sintomatologia è rappresentata allora sia da problemi fisici, che da disturbi psichici.

Quelli fisici possono essere debolezza, tensione, dolori muscolari, febbre bassa ma continua, torpore, cefalea, dolori articolari, intolleranza alla luce (fotofobia), difficoltà di concentrazione e di memorizzazione.

Quelli psicologici possono essere, cambiamenti d’umore, sonno disturbato, irritabilità, difficoltà cognitive, ansia e forte stress. Oltre il perdurare dei sintomi, spesso vi è la loro fluttuazione nel tempo con l’alternanza di periodi più o meno lunghi di regressione dei disagi psico-fisici, a periodi di intenso affaticamento. La Sindrome da stanchezza cronica porta con sé gravi conseguenze sulla sfera sociale, lavorativa, familiare, proprio per il suo effetto disabilitante anche nelle più elementari mansioni di tutti i giorni.

 

1. Stile di vita e stress

Uno stile di vita non salutare è tra le prime cause della stanchezza. Persone soggette a sedentarietà, ritmi di lavoro intensi, preoccupazioni durante la gran parte della giornata, mancanza di sonno prolungato. E’ frequente che tale malessere si manifesti con stanchezza agli occhi ed emicranie frequenti.

2. Gravidanza e menopausa

Tipico di determinate condizioni e fasi di vita, come per il primo trimestre di gravidanza e la menopausa. Il senso di debolezza e stanchezza che viene percepito in gravidanza si accompagna al bisogno di sonno, alla difficoltà di digerire e alla necessità di urinare spesso. Le cause sono fisiologiche e legate agli adattamenti del corpo alla nuova condizione soprattutto in termini di secrezione ormonale: l’aumento di progesterone influisce sul sonno diminuendo le fasi di sonno profondo o REM nel quale il corpo ha il miglior recupero. Infatti, un sonno incompleto è una delle cause principali del senso di affaticamento e stanchezza.

3. Stagionalità

Il senso di stanchezza può verificarsi in prossimità del cambio di stagione, come avviene per l’astenia primaverile. Dipende dal fatto che il nostro organismo possiede un suo orologio biologico interno, lo stesso che ci permette di distinguere il giorno dalla notte e che ci procura il cosiddetto jet lag quando viaggiamo. Questo orologio segue un ritmo annuale legato alle stagioni, ed in primavera in particolare con le maggiori ore di luce e le temperature più miti, nel nostro corpo viene incrementata la produzione di ormoni e l’attività di tutti gli organi.

4. Sport intensivo

Praticare uno sport in maniera continuativa ed intensiva senza il giusto periodo di recupero può provocare stanchezza e senso di affaticamento durante il movimento. Infatti, uno sforzo muscolare prolungato è causa nell’organismo dell’accumulo di sostanze “affaticanti” i muscoli, come acido lattico e composti ossidanti.

5. Carenze alimentari

La stanchezza cronica può essere causata anche da carenze alimentari ed insufficiente integrazione di principi nutritivi importanti. Ci può essere una forma di anemia (mancanza di ferro) o squilibri nella concentrazione ematica di minerali tra i quali potassio e magnesio (responsabili di fatica muscolare) o vitamine, in particolare quelle del gruppo B.

Alcuni consigli utili

Concludendo la stanchezza è il sintomo di uno stile di vita inadeguato o di una patologia di fondo. Non trascurate questo segnale che il corpo v’invia e cercate di migliorare la situazione. Se necessario, andate dal medico, soprattutto se la stanchezza è diventata cronica.