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IL BIOTENSOR RIVELIAMO L’ENERGIA

Per chi è ancorato solo alla ragione dei sensi, solo a quello che può vedere o provare con la “scienza” delle macchine, è piuttosto impossibile credere alle energie invisibili ma esistenti che pervadono tutto l’universo e anche il nostro corpo.
Secondo Georges Lakhovsky la radiestesia è la disciplina, o meglio l’arte, di captare le radiazioni per mezzo delle reazioni provocate da esse sull’organismo umano.
Una volta che si è consapevoli di queste percezioni si può studiarle e interpretarne i messaggi che giungono da esse. Queste”energie” vennero captate inizialmente dalla rabdomanzia che si evolse successivamente nella radiestesia.

La moderna radiestesia anziché impiegare la bacchetta di zahor si specializzò nell’impiego del pendolo. Fu il dott. J. Oberbach, medico tirolese, verso la metà del secolo scorso ad elaborare un nuovo strumento diagnostico radiestetico: il Biotensor. Questo è costituito da un manico in legno o di altro materiale naturale coronato da un filo di acciaio armonico (eventualmente placcato d’oro) della lunghezza di circa 30/40 cm cm alla cui estremità è un peso, di forma varia, che serve a gestire e meglio comprendere la natura delle oscillazioni.

Cos’è e come funziona un Biotensor

Il Biotensor o pendolo orizzontale, può essere considerato come la versione alternativa e più moderna del pendolo.

È stato messo a punto dal dott. J. Oberbach, medico tirolese, verso la metà del Novecento.

Il Biotensor può essere costruito in legno o in metalli di vario tipo e, nella sua forma classica, è composto da un manico di circa 10-15 cm, al quale viene applicato un filo di acciaio armonico di circa 30-40 cm di lunghezza, molto flessibile, su cui viene inserito un anello o una pallina o altro dal peso proporzionale alla lunghezza e al diametro del filo, per facilitare meglio le oscillazioni.

Ottimo strumento per testare fiori di Bach, alimenti, rimedi omeopatici e fitoterapici.

Il Biotensor si impugna con la mano destra, sinistra x i mancini in modo che tutti i polpastrelli ed il pollice tocchino il manico, tenendolo in posizione parallela all’oggetto o del testimone da testare e mantenendo entrambi i piedi a contatto con il terreno o con il pavimento, senza incrociare le gambe.

A volte capita che l’oggetto o la persona da testare non sono disponibili, possiamo utilizzare allora un testimone cioè una foto, un cartoncino con su scritto il nome della persona, dell’oggetto o dell’alimento che intendiamo testare.
E’ bene precisare che x quanto riguarda le persone è necessario il loro esplicito permesso in quanto eticamente è sscorretto intervenire su energie di altrui.

Nell’uso del Biotensor il testimone ha il compito di aiutare l’’operatore a concentrarsi e a focalizzare l’attenzione sull’obiettivo della ricerca; è come un filo conduttore che dirige la nostra energia verso la persona, l’oggetto o la situazione che vogliamo indagare, quindi, il testimone ha una precisa funzione di collegamento, di tramite.

Ci avvalleremo di un testimone quando l’oggetto della ricerca radiestesica non può essere presente al momento della ricerca stessa. Il testimone, quindi, fa da ponte, da collegamento, tra il radiestesista e l’oggetto della sua ricerca. Non è coinvolto nell’energia, è solo un tramite, non subisce trasformazioni, in qualche modo è e rimane neutro.
Per l’interpretazione dei segnali evidenziati dal suo movimento, vengono presi in considerazione quattro tipi di possibili risposte:

Il suo modo di rispondere varia con diversi tipi di oscillazione:

 

Uso del Biotensor 5

VERTICALE: indica conferma. Oltre al semplice SI, questo tipo di risposta può indicare che si è individuato il posto giusto o la giusta energia.

Questo segnale, per convenzione, indica un “sì “, come risposta ad una domanda. Secondo l’argomento della domanda, può voler dire: “sì, c’è”, oppure “sì, è qui”, o “sì, si trova in questo punto”, ecc., come alcuni degli esempi seguenti: “sì, c’è energia”; “sì, l’oggetto si trova qui”; “sì, in questo punto c’è un nodo di Hartmann”; “sì, qui è presente un corso d’acqua sotterraneo”; “sì, qui sotto c’è una tomba”, ecc., quindi, è un “sì” legato al tipo di ricerca che si sta facendo.

ORIZZONTALE: indica negazione. 

 Questo segnale indica un “no”, come risposta ad una domanda. Secondo i casi, oltre a voler dire “no”, può significare anche: “cerca un’altra risposta” o “cerca un altro luogo”, ecc.

 

Uso del Biotensor 6

OSCILLAZIONE ELLTITTICA IN SENSO ORARIO:  indica che si è sulla buona strada ma occorre approfondire per avere una risposta.

Questo segnale indica di procedere oltre, di andare oltre. Per cui, se è stata formulata una domanda, è come se questa risposta invitasse a non fermarsi, ma ad andare oltre a quella domanda specifica, come se non fosse quella giusta o pertinente e, quindi, suggerisce di riformulare la domanda, migliorarla, approfondirla. Se, per esempio, si stanno esaminando i chakra di una persona, per stabilire la loro condizione energetica, e ad un certo punto il Biotensor inizia ad oscillare in questo modo davanti ad un chakra, significa che lo squilibrio energetico di quel chakra non dipende soltanto da esso, ma che altri chakra lo influenzano e sono direttamente responsabili del suo mal funzionamento energetico.

OSCILLAZIONE ELLITTICA IN SENSO ANTIORARIO: indica che si è sulla strada sbagliata e bisogna tornare a riformulare la domanda o approfondire ciò che si è evinto fino a quel momento. 

Questo segnale indica di tornare indietro alla questione precedente, di non procedere oltre, ma di fermarsi su ciò che non si è ancora perfettamente acquisito.
Quindi, quando il Biotensor assume oscillazioni ellissoidali destrorse o sinistrorse, si deve considerare il significato di questi due movimenti in connessione con l’insieme della ricerca in corso, per cui, nel primo caso (oscillazione ellissoidale oraria) si deve procedere oltre e dire: “c’è qualcosa d’altro”, andando a ricercare quel qualcosa in più o di diverso, superando la domanda troppo limitata.

OSCILLAZIONI DEBOLI: indica domanda malposta o il metodo che si sta impiegando è inefficace o lo strumento non funziona.

Testare gli alimenti o i medicinali

Tutti gli esercizi vanno fatti quando si e’ in buona salute, senza anelli o orologi o braccialetti, su tavoli sgombri e liberi da oggetti o carte, e senza persone vicine o appoggiate al tavolo. Evitiamo di fare test su figure o foto che abbiano accanto o sopra o sotto disegni, numeri, parole, perché’ ogni forma ha la sua energia ed emette le sue radiazioni. Appoggiare bene i piedi per terra. Tenere bene sulla verticale oggetto parte finale dello strumento e mano che fa da contrasto.

Si mette l’alimento o il medicinale senza involucro su un tavolo (su un piattino bianco o un foglio) e su di esso a 20 cm si pone la parte sferica del Biotensor, di fianco si pone l’altra mano (senza anelli o orologio o braccialetti) e si guarda come lo strumento si muove.

 

Gli antichi Egizi avevano la conoscenza di profumi terapeutici. Si dice che anche le energie disincarnate (spiriti buoni o demoni) possono manifestarsi come profumi o cattivi odori. E tutto il mondo antico conosce terapie o rituali attuati mediante essenze (aromaterapie). Purificatore dell’ambiente risulta essere da sempre l’incenso che, con la mirra, libera dalle infestazione e purifica persone e luoghi. Il suo uso e’ antichissimo. Compare nei papiri di medicina degli antichi Egizi insieme ad altre essenze che guariscono o allontanano le energie cattive. I tre doni dei re Magi al Bambino Gesù’ sono appunto oro, incenso e mirra. L’oro e’ legato al mondo divino e ha la funzione di isolatore, incenso e mirra sono essenze purificatrici contro le energie cattive.

Quando, invece, ad una domanda o durante una ricerca in generale, il Biotensor rimane fermo o si muove appena, questo non-movimento (come nel caso del pendolo) significa che non c’è una risposta percepibile, perché, o la domanda fatta è incongrua, non c’entra nulla, per cui non avviene la connessione, perché non ha senso, o è un problema di ricezione, di non percezione da parte dell’operatore, oppure, non è proprio il momento di avere quella risposta. I vari movimenti del Biotensor sono da considerare come un codice interpretativo che in generale va bene per tutti, ma, ovviamente, possono esserci delle eccezioni e ognuno, pertanto, potrà crearsi un suo metodo e un “linguaggio” da tradurre personalmente.

L’uomo è l’antenna più sensibile che esista sulla Terra, però utilizza solo in minima parte queste sue capacità di ricezione, anzi, più frequentemente, le disconosce, ecco perché il suo compito è di trovare in se stesso, e non fuori di sé, tutte quelle peculiarità che fanno di lui un vero “canale”.

IMPORTATE … quando si usa il Biotensor si deve restare NEUTRI cioè la nostra mente deve essere “sospesa e non influenzabile” in “ricezione passiva”… se siamo agitati, nervosi, con energia scarsa, se ci facciamo influenzare dal nostro IO e non siamo “liberi” dalle energie negative il Biotensor sarà influenzato da queste energie e la sua risposta errata o non affidabile…. 

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