Stili di vita
In caso di livelli alterati di cortisolo l’attività fisica è decisamente importante, in quanto la sedentarietà peggiora il problema. Altro aspetto fondamentale è il sonno, che dovrebbe essere di almeno di 8 ore a notte. Poi c’è l’acqua: chi soffre a causa della sindrome da ormone dello stress alto dovrebbe berne almeno due litri al giorno così da eliminare più rapidamente le tossine. Infine, naturalmente, c’è lo stress, una delle principali cause di alterazione nei livelli di cortisolo: ecco perché per abbassarlo occorre intervenire sui ritmi troppo frenetici e appoggiarsi a tecniche di rilassamento come lo yoga o la meditazione.
L’alimentazione innanzitutto
Anche la tavola ha il suo ruolo. E non è certo da sottovalutare. Mangiare ogni tre ore, ad esempio, evita l’ipoglicemia che causa il rilascio di cortisolo: è essenziale per tenere sotto controllo i picchi così come le carenze. Un’altra regola importante è quella di puntare sui carboidrati a basso indice glicemico per contrastare l’eccessivo rilascio di insulina che stimola le cellule ad assorbire glucosio. E poi mai dimenticarsi di fare colazione perché la privazione del cibo porta ad ipoglicemia: se potete scegliete di nutrirvi di carboidrati appena svegli, visto che dopo il digiuno notturno il corpo deve ristabilizzare la glicemia che scende nella notte. Infine un ultimo consiglio sugli alimenti da preferire: frutta e verdura sono essenziali perché i radicali liberi possono danneggiare le cellule e innescare “infiammazione” che, a sua volta, determina il rilascio del cortisolo. Ma non dimenticate di assumere pesce ricco di Omega 3 e 6 almeno un paio di volte alla settimana.
Un aiuto dagli integratori
Gli integratori possono essere un valido aiuto per contrastare l’ipercortisolemia: occorre un mix di vitamina D, essenziale per modulare la risposta del sistema immunitario; di melatonina, che inibisce la produzione di cortisolo; di fosfatidilserina, un fosfolipide presente sulle membrane cellulari dei neuroni; di tirosina, un aminoacido utilizzato dai neuroni per produrre i neurotrasmettitori in grado di ridurre l’ansia e la depressione; di rhodiola rosea, che agisce sulla serotonina nelle cellule neuronali; di ginseng che ha un’azione diretta sul sistema nervoso; e infine di tribulus terrestris, una pianta il cui estratto ha dimostrato di riuscire ad aumentare la quantità di testosterone nel sangue e quindi indurre una riduzione di cortisolo.