Combinazioni alimentari come associare correttamente gli alimenti
Il modello di pasto completo di gran unga più diffuso è ancora questo: primo, secondo, contorno e dolce. Poi magari si prende un caffè o un amaro, per abitudine o per aiutare la digestione, come si sente dire solitamente. Proprio· questo modello racchiude una pessima associazione alimentare, anche se gode di grande diffusione. Vediamone le ragioni.
La pasta (carboidrati complessi) raggiunge lo · stomaco dopo essere stata brevemente elaborata durante la masticazione da un enzima contenuto nella saliva: la ptialina. L’azione di questo debole ma efficace fermento prosegue nello stomaco per circa due ore se il cibo è stato ben insalivato e se le condizioni ambientali sono favorevoli, cioè debolmente alcaline. Tali condizioni sono assicurate dai succhi gastrici che di volta in volta, a seconda dell’alimento da digerire, mutano la loro composizione chimica. ·
Con un meccanismo di tempestività eccezionale, la nostra ‘pastasciutta’ (che ora si chiama chimo) ha fatto secernere con la sua sola presenza proprio le sostanze giuste per essere digerita.
Quando però viene ingerito il secondo, la carne, molte condizioni cambiano improvvisamente perché le proteine della carne hanno esigenze opposte, per essere digerite, rispetto agli amidi della pasta:
- nuovi enzimi vengono attivati e questa volta si tratta di enzimi specifici per la scissione delle proteine in aminoacidi (pepsina);
- viene richiamato acido cloridrico dalle cellule dello stomaco;
cambia il pH: l’ambiente diventa acido;
l’elaborazione dei carboidrati è momentaneamente sospesa. ,
Tra ordini e contrordini la massa di chimo rimane nello stomaco più del dovuto e finché la carne non ha abbandonato lo stomaco, la ‘pastasciutta’ non passa …
Il dolce a fine pasto non fa che peggiorare i conflitti già esistenti. Gli zuccheri semplici in esso contenuti, non avendo bisogno di subire alcuna elaborazione enzimatica a livello gastrico, dovrebbero passare dritti dritti nell’intestino per essere scomposti tutti in monosaccaridi e venire assorbiti attraverso le pareti intestinali. Se però il percorso è ostruito dalla presenza di altro cibo con esigenze contrastanti, anche gli ultimi arrivati fermentano e contribuiscono ad aumentare il disagio.
un caffè, da parte sua, non contribuirà minimamente a far digerire, semmai farà innalzare il livello di acidità già esistente e darà una sferzatina al sistema nervoso. Quindi il caffè a fine pasto non contribuisce all’accelerazione del processo digestivo, semplicemente copre un sintomo di disagio! Sì, perché pesantezza, sonnolenza e torpore dopo pranzo sono proprio i tipici sintomi di fatica digestiva.
Nascerà spontanea a questo punto una domanda: cosa accompagnare alla pastasciutta, così buona da essere irrinunciabile, talmente radicata nella nostra tradizione alimentare da essere considerata un mito nazionale? Non si tratta in-fatti di rinunciare a questo piatto, solo di accompagnarlo diversamente!
Abbiamo voglia di spaghetti al pomodoro, di tagliatelle ai funghi, . di conchiglie al pesto? Certamente non rinunciamoci, anche perché la pasta fa veramente bene! Impariamo però ad accompagnarla a dovere. Non la mangeremo assieme alla carne, che potrà eventualmente diventare il piatto forte del pasto successivo.
Per correggere un modo di mangiare acquisito in maniera acritica, a volte è sufficiente aggiustare qualcosa nel condimento o nella cottura, in altri casi può darsi si debba procedere a drastiche semplificazioni.
APPROFONDIAMO L’ARGOMENTO DA QUESTA SERIE DI IMMAGINI E POI NEL ARTICOLO …
Questa prima parte e tratta dal libro “Guida alle combinazioni alimentari”
che vi invito a prendere, dove troverete 120 pagine di approfondimento e consigli!
Ora passiamo alle combinazioni alimentari una per una, con un’adeguata spiegazione:
1) Carboidrati con acidi o proteine – Non mangiare proteine con carboidrati complessi allo stesso tempo e non mangiare carboidrati con cibi acidi. Perché? Proteine e acidi richiedono enzimi acidi per la loro metabolizzazione; i carboidrati richiedono invece enzimi alcalini. Quando enzimi acidi e alcalini entrano in contatto, si neutralizzano a vicenda, creando indigestione.
Esempi da evitare: pasta e pancetta, pane e formaggio, riso e pollo, patate/riso/pasta con pomodoro, verdure contenenti amidi con frutta secca o altre proteine, legumi o cereali con pomodori o altri tipi di frutta, legumi e cereali con proteine concentrate.
2) Proteine con proteine – Non consumare due tipi di proteine concentrate assieme. La digestione di proteine concentrate è la piú complicata: l’aciditá dei succhi gastrici, il tipo di enzimi e la potenza delle secrezioni varia in gran modo tra le differenti proteine. Si puó in certi casi combinare proteine non troppo diverse in essenza come, ad esempio, noci e semi di girasole o un tipo di pesce con dei gamberetti, anche se non è consigliabile. I germogli di alfa-alfa che possiedono giá le due prime foglioline si considerano una verdura senza amidi e possono essere combinati con proteine concentrate.
Esempi da evitare: noci e formaggio, uova e avocado e nessuno di questi assieme: frutta secca, avocado, soia, formaggio, uova o qualsiasi tipo di carne.
Non combinare gli anacardi con altra frutta secca, l’anacardo forma il pistillo della mela dell’anacardo e non è una vera noce. Contiene piú amidi che le altre noci (29,3% carboidrati e 17,2% proteine. Per contrasto la mandorla contiene 19,5% carboidrati e 18,6% proteine).
Anche le arachidi non fanno parte della frutta secca, sono dei legumi.
3) Proteine con grassi – Non consumare grassi e proteine assieme, ad esempio evitare: panna o burro con carni varie, uova, formaggi o frutta secca. I grassi inibiscono la digestione nello stomaco. È interessante come la maggior parte dei prodotti che contengono proteine complesse contengano allo stesso tempo anche una buona dose di grassi, e non vorremmo/dovremmo sovraccaricare la nostra facoltá digestiva.
4) Grassi in combinazione con altri cibi – Usate i grassi con parsimonia. I grassi influenzano la facoltá digestiva. Il miglior modo per utilizzare i grassi è in combinazione (e moderazione) con verdura fresca senza amidi e cruda come l’insalata e il sedano. Specialmente la combinazione con i carboidrati è pessima perché il grasso avvolge il carboidrato impedendone o ritardandone la digestione.
5) Proteine e acidi – Non mangiare frutta acida con proteine concentrate. I pomodori sono considerati della frutta acida, senza il contenuto di zucchero, e possono essere combinati con le proteine.
In alcuni casi arance, ananas, mele verdi e fragole abbastanza acide sono combinate con frutta secca, avocado o formaggio in una combinazione accettabile.
In altri casi arance, ananas e fragole molto dolci sono una mala combinazione con frutta secca, avocado o formaggio (per via dell’alto contenuto di zucchero).
6) Zucchero con amidi, proteine e frutta acida – Non combinare la frutta dolce con alimenti che richiedono una digestione piú lunga come le proteine, gli amidi e la frutta acida perché puó causare fermentazione e aciditá di stomaco. La frutta dolce va combinata con altra frutta dolce o semi-dolce. Lo stesso vale per lo zucchero, il miele e altri dolcificanti.
7) Carboidrati con carboidrati (amidi con amidi) – Mangiare solo un tipo di carboidrato complesso (amido) alla volta. Questa regola serve piú per evitare il mangiare di troppi carboidrati in una seduta. Non combinare combinazioni di alimenti (legumi, piselli, arachidi) con carboidrati complessi. Ad esempio: riso e piselli, pasta e lenticchie.
Si possono combinare verdure che contengono alcuni amidi con carboidrati complessi ma non con combinazione di alimenti. Ad esempio sí a patate e carote e no a piselli e carote.
Due o tre verdure contenenti degli amidi sono combinabili. Ad esempio: carote, pastinaca e barbabietola.
8) Frutta acida, semi dolce e dolce – La frutta acida puó essere usata con della frutta semi dolce. La frutta semi dolce puó essere combinata con la frutta dolce. Il pomodoro non puó essere combinato con la frutta semi-dolce. La frutta, in qualsiasi caso, va consumata a stomaco vuoto; puó essere consumata 20-30 minuti prima di un pasto o, ancora meglio, puó costituire il pasto intero.
9) Melone e anguria – Mangiare qualsiasi tipo di melone e di anguria da soli, poiché digeriscono in appena 10 minuti.
10) Frutta con verdura – Si puó combinare della frutta con dell’insalata e/o del sedano (eccetto l’anguria).
11) Insalata – Combina bene sia con carboidrati che con proteine. Non con meloni e anguria. Una buona porzione d’insalata al giorno dovrebbe essere inclusa in una dieta salutare, l’insalata a foglie verde piú scuro sono le migliori, ma non spinaci.
Ottima la combinazione sedano, cetriolo, peperoni crudi, cimette di broccoli crude e cimette crude di cavolfiore. Carota e pastinaca crude possono essere aggiunte in una pietanza con carboidrati; i pomodori possono essere aggiunti se non ci sono carboidrati complessi o combinazioni di alimenti.
12) Germogli – I germogli di alfa-alfa possono essere combinati come insalata verde; i fagioli mungo sono una combinazione tra carboidrati e proteine e combinano come carboidrati; i germogli di cereali combinano come carboidrati; i germogli di legumi, soia, lenticchie e semi (ad esempio di girasole) combinano come proteine.
13) Latte, Yogurt, Kefir – Il latte e i suoi derivati sono meglio metabolizzati se consumati da soli. (Se proprio volete includerli nella vostra dieta)
Discrepanze
Potete riscontrare delle diversità paragonando le varie tabelle sulle combinazioni alimentari, poiché i dati sono interpretati da diversi autori. Ad esempio la patata dolce con i suoi 26,3% di carboidrati e la patata con i suoi 17,1% sono categorizzate come carboidrati complessi. Le carote contengono circa il 9,7% di carboidrati e le barbabietole 9,9% e sono considerate entrambe verdure con pochi amidi. La zucca contiene il 12,5% di carboidrati. È da classificare come carboidrati o come verdura a basso livello di amidi? Io nella mia tabella ho semplificato ponendo sotto i carboidrati sia tutti gli alimenti che contengono molti carboidrati complessi come pane, pasta e cereali, sia quelle verdure che contengono un basso livello di amidi, ma da non sottovalutare, come zucca, carote e barbabietola. Alla fin fine, i carboidrati possono essere consumati assieme, l’importante è non stramangiare.
Il cocco – Il Dr. Esser lo combina come proteine, essendo una noce, ma il Dr. Shelton lo combina come un carboidrato. Il cocco è un alimento in combinazione (tra carboidrati e proteine), come i legumi e i piselli. Osservando i valori nutrizionali si scopre che il cocco fresco è composto da 9,4% carboidrati e 3,5% proteine; il cocco maturo e grattugiato, invece, contiene il 23% di carboidrati e il 7,2% di proteine. In comparazione la mandorla contiene 19,5% carboidrati e 18,6% proteine; la noce pecan il 14,6% carboidrati e il 9,2% di proteine; queste sono classificate come proteine. Il riso integrale è 77,4% carboidrati, 9,6% proteine; i piselli di lima contengono 22,1% carboidrati e 8,4% proteine, questi sono alimenti in combinazione di proteine e carboidrati ma sono combinati come carboidrati. Mi sembra che il cocco con il suo contenuto tre volte maggiore di carboidrati dovrebbe essere combinato come un carboidrato. Di che opinione siete voi?
Molte sono le interpretazioni e le discrepanze, se non siete sicuri su come combinare un alimento potete rivolgervi alla tabella sovrastante e usare l’alimento nel modo piú consono, oppure potete fare una prova, e se riscontrate discomfort di qualsiasi genere, tralasciate la combinazione.
Il 50% dei pasti risultano in indigestione, questa puó farsi sentire chiara e forte o puó passare inosservata. Queste combinazioni alimentari, se applicate, allevieranno molti – se non tutti – dolori e fastidi che migliaia di persone provano giornalmente, anche per quegli stomaci piú sensibili.
Queste regole sono frutto di anni di studi e suggeriscono il modo di mangiare piú appropriato in modo che il corpo sia piú efficace ed efficiente nella metabolizzazione, conversione e assimilazione degli elementi nutritivi. Le regole sovrastanti promuovono, inoltre, una digestione completa, evitando la formazione di rifiuti tossici dovuti a fermentazione o putrefazione, rilasciando piú energia per altre attivitá, piú forza, e una base portante per una salute vibrante.
Non vi scoraggiate e non siate troppo duri con voi e con le persone che vi stanno attorno, cominciate ad eliminare le combinazioni alimentari piú sbagliate, come banana e noci, pasta e pomodoro, cereali e legumi o cereali e frutta secca. Idealmente dovremmo seguire queste informazioni alla regola, ma quello che fa la vera differenza è ció che decidiamo di mangiare abitualmente, durante il ciclo di ogni giorno.
Come sempre non bisogna mai essere troppo rigidi, avere qualche pietanza che “non si combina” ma la mangiamo lo stesso e non ci crea problemi va bene, dopo tutto il nostro corpo sa gestire le emergenze e le cose strane!
Ma quello che invece NON si deve fare e perseguire un dieta dove praticamente ogni giorno ed ad ogni pasto combiniamo alimenenti incompatibili o male assortiti…
Bene ho trovato questa tabella sul web da ilDragoParlante di Serena P. e la propongo anche a voi scaricatela come immagine e stampatela vi sara di grande aiuto.